Predella n. 09, agosto 2003

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cover01"A cosa è servito alle arti della pittura e della scultura, in Francia, mantenere una scuola a Roma?". A chiederselo (1796) è l'intellettuale francese Pommereul, dopo aver rilevato che Eustache Le Sueur era stato pittore originale senza aver messo piede a Roma. Quattro anni prima, sulla travolgente ondata rivoluzionaria, l'Académie de France a Roma era stata soppressa, seguita (1793) da tutte le accademie francesi. Ma dopo il Terrore, quando le conquiste della Rivoluzione furono smussate e incanalate nei più rassicuranti alvei della Borghesia in ascesa, fu fondato l'"Institut de France" (1795), una sorta di Accademia rediviva (Pevsner). L'académie di Roma fu ricostituita a Villa Medici nel 1803. Pommereul rilevava l'esigenza di lasciare agli allievi la possibilità di alloggiare in altre città italiane o estere: lo avevano già lucidamente prospettato nel 1791 Quatremère de Quincy e A.L. Girodet, indocile allievo di David all'académie di Roma.

 

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