Predella n. 17, maggio 2006

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cover01«La musique avant toute chose». Il verso d'esordio dell' Art poétique di Verlaine coglie uno dei tratti essenziali della cultura dell'epoca simbolista: il tendere delle arti verso la musica.Il presupposto di questo ruolo cardine dell'arte musicale risale all'età romantica. Ancora fino alla prima metà del ‘700 la musica era considerata inferiore alla poesia per il suo carattere “vago” e indeterminato, perché in essa non vi è un messaggio, un significato definito; per questo motivo la musica vocale, in quanto accompagnamento di “parole”, era reputata superiore alla musica strumentale. Tra la fine del XVIII e gli inizi del XIX secolo la situazione cambiò: con la crisi della concezione mimetica e con l'affermarsi delle teorie idealiste e romantiche sull'arte, la musica assurse al rango più elevato nel sistema delle beaux-arts ; nella sua immaterialità e astrattezza, sembrava essere un'incarnazione diretta del sentimento. Fu proprio allora che si cominciò a vagheggiare l'idea di un'“opera d'arte totale”, in cui le singole espressioni artistiche si fondessero. Come aveva sottolineato Schiller fin dal 1795, nel momento in cui le arti valicano i loro limiti specifici, fanno affiorare la loro più profonda identità, che è la forma, non il contenuto: solo allora è possibile cogliere somiglianze e corrispondenze tra di esse.

 

Predella n.17