Predella n. 16, dicembre 2005: Il sonno della ragione genera mostre?

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cover01“Il sonno della ragione genera mostre?” . Abbiamo scelto la provocatoria parafrasi della celeberrima incisione di Goya, già utilizzata per la sua efficace esplicitezza in alcune recensioni (ad esempio da Achille Bonito Oliva) e da noi estesa alla parodia- pastiche dell'immagine stessa, per introdurre al tema di questo numero speciale di “Predella”: le mostre. Un attacco di forte impatto, volutamente sopra le righe, che indirizzi direttamente il lettore in medias res , nel vivo dei contenuti e dei problemi discussi all'interno del volume. Un modo per affrontare l'argomento a viso aperto, che tuttavia, occorre sottolinearlo subito e con forza, non intende minimamente appiattire o ridurre le questioni in gioco ad una prospettiva banalmente quanto semplicisticamente manichea. Nulla di più lontano dai nostri propositi che lo sposare un qualsivoglia superficiale unilateralismo: il punto interrogativo che sigilla il motto di copertina vuole per l'appunto significare la volontà di sollecitare un dibattito plurale, sfaccettato, polifonico. La varietà dei contributi proposti, la complessità degli approcci critici, la diversa formazione culturale degli studiosi coinvolti stanno per l'appunto a dimostrarlo. Rapidi excursus storici, analisi non pregiudiziali del presente, auspici, timori, interrogativi per il futuro; singoli approfondimenti dedicati alle differenti tipologie di mostre accanto a riflessioni più generali e ad ampio spettro. Nell'insieme, un affresco variegato, che, non potendo certo aspirare ad un'impossibile esaustività e completezza, sia almeno in grado di offrire un primo sondaggio critico, che valga innanzitutto a favorire una più matura presa di coscienza e stimoli ulteriori ricerche.

 

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