Predella n. 11, aprile 2004

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cover01Poche città in Italia hanno subito una sorte drammatica come quella di Livorno, azzerata, rasa al suolo dai bombardamenti alleati del 1944. È anche per questo che quando un edificio storico di pregio, come il teatro Goldoni, "rinasce" in tutto il suo splendore, è come se un pezzetto di identità perduta venisse restituito ai cittadini. Il Goldoni (celebre non solo perché ha ospitato grandi artisti da Enrico Caruso a Beniamino Gigli, ma anche per aver ospitato il Congresso del Partito Socialista del 1921 nel corso del quale si creò la scissione del Partito Comunista), che comprende anche il piccolo suggestivo ridotto denominato "Goldonetta", è tornato all'antico splendore grazie ad un accurato lavoro di restauro filologico e di recupero funzionale ed è oggi un unicum, uno splendido scrigno, in cui l'acustica perfetta della sala ellittica e l'elegante semplicità degli interni ritrovati si sposano a soluzioni di grande modernità tecnologica, come la suggestiva copertura a vetri, unica nel suo genere, che magicamente scompare al momento dell'inizio degli spettacoli.

 

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