Predella n. 26, dicembre 2009: Le cornici del video
"Le cornici del video" è un bel titolo. I giovani studiosi che hanno dato vita a questo numero di "Predella" sono tre dottorande in "Arti visive e dello spettacolo", Dipartimento di Storia delle Arti, Università di Pisa (Andreina Di Brino, Elena Marcheschi, Marta Silvi) e un perfezionando e una perfezionanda della Scuola Normale Superiore, Pisa (Sandro Morachioli in "Storia dell'Arte" e Silvia Moretti in "Letteratura italiana contemporanea"). Diverse provenienze, varie esperienze di studio in un settore di ricerca che a Pisa si è consolidato nel corso degli anni. Hanno scelto un'espressione, "le cornici del video", che pone vari problemi, inquadra il tema lasciando però suggerire (e disegnando) un oltre. L'antico dialogo fra quello che è in campo e quello che è fuori campo, invisibile, a cui inevitabilmente l'immagine visibile allude. E poi al plurale: cornici. Quante e quali sono le cornici del video? Quanti gli ambiti in cui si muove, fra eredità del cinema, arte contemporanea, musica, poesia, prosa, pittura e in fondo (o in cima a tutto) quello che chiamiamo "realtà"? Questa raccolta di testi indaga sui tanti "bordi", i confini incerti, i passaggi, ponendo innanzitutto il problema del video come scrittura: il rapporto con veri e propri testi (poetici, letterari) e paratesti, ma anche con le tessiture pittoriche e le partiture musicali. E a loro volta queste scritture come riscritture di una tradizione consolidata o come eco e ri-creazione consapevole dei sovvertimenti linguistici delle avanguardie storiche, che come si sa con le cornici di tutti i tipi se la presero assai.