Predella n. 08, maggio 2003
Federico Zeri, tra le molte sue doti, era e rimarrà celebre per quel suo stile asciutto e per la repentina lucidità di alcune sue affermazioni. Una delle più pregnanti fu sicuramente quella con la quale qualificò, commemorandone la scomparsa, Carlo Ludovico Ragghianti: genio emarginato.Un'emarginazione dovuta ad una sinergia di fattori diversi, purtroppo in alcuni casi, come spesso occorre, non attinenti problematiche o divergenze di ordine
scientifico; ma si trattò di un'emarginazione profonda, effettiva, quasi una Entfremdung, il cui retaggio filtra fino ai nostri giorni, ad oltre quindici anni dalla scomparsa. Un isolamento che stride con la connotazione di genio che Zeri aveva cucito addosso a Ragghianti e che certo ad oggi non teme smentite di sorta.